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L’evento, che riunisce circa trecento artisti nazionali ed internazionali, è la seconda tappa di un progetto itinerante iniziato nel 2003, dal titolo Inchiostro indelebile. Impronte a regola d’arte, svoltosi al MacRo – Museo d’Arte Contemporanea di Roma. Un evento espositivo di alto valore che ha riscosso un notevole successo, diventando un vero e proprio work in progress. Negli ultimi anni infatti, sono aumentate notevolmente il numero delle opere e parti della mostra hanno viaggiato in tutta Italia e all’estero.

La tematica della mostra prende spunto dal dibattito svoltosi qualche tempo fa sulle impronte digitali richieste agli immigrati, per estendersi più in generale al tema degli strumenti di controllo nella società contemporanea. Su tali questioni sono state coinvolte personalità della cultura, dello spettacolo, opinion leader, figure politiche e pubblico spontaneo, che hanno dato il loro “contributo” imprimendo su tela le proprie impronte digitali. In seguito circa 300 artisti, fra i più affermati nel panorama internazionale dell’arte contemporanea, hanno completato l’opera lasciando la loro

“impronta artistica indelebile”, ognuno attraverso il proprio linguaggio: dalla fotografia al video, dalla scultura all’installazione.

La mostra Impronta globale, promossa e sostenuta dalla Fondazione Internazionale Don Luigi di Liegro, vuole essere un’esposizione allargata che vede riuniti sia i lavori esposti nel 2003, sia le nuove opere. Come spiega Daniele Arzenta: “È un percorso che si snoda passando attraverso un ritorno alla dimensione provocatoria dell’arte e un rinvio all’identità personale e ai valori della tolleranza”. Tutti coloro che hanno partecipato a questo evento non hanno soltanto pensato a come realizzare un tema, hanno piuttosto scelto di aderire ad una iniziativa: un’esposizione che si è presentata sin dall’inizio come la costruzione di un piccolo movimento di sostegno, di espressione, di memoria storica, nei confronti di una serie di fatti che riflettono la coscienza individuale e collettiva del nostro tempo.

Il 19 dicembre 2008 sarà inoltre organizzata un’asta pubblica con tutte le opere presenti in mostra. Il ricavato verrà devoluto all’Associazione “Nonne di Plaza del Mayo” al fine di sostenere il loro progetto “Banca del sangue e laboratorio di ricerca genetica sul DNA”, necessario per ritrovare i figli scomparsi dei “desaparecidos”, strappati agli oppositori politici durante la dittatura argentina e mai più ritrovati. Per questa occasione sarà inoltre presentato il catalogo con tutte le opere presenti in mostra.

L’evento, organizzato dall’associazione culturale Horti Lamiani Bettivò, da Hybrida Contemporanea e da Giuseppe Ussani d’Escobar, è sostenuto dalla Fondazione Internazionale Don Luigi di Liegro e dalla Provincia di Roma. Dipartimento IX – servizio n.3 “Immigrazione e Emigrazione”.

The event, which brings together about three hundred national and international artists, is the second leg of a touring exhibition which began in 2003, entitled Indelible Ink. Footprints in an art world, held at MACRO – Museum of Contemporary Art of Rome. This exhibition of great cultural importance that has been a great success, is becoming a real work in progress. In recent years, in fact, have increased dramatically the number of works and parts of the exhibition have traveled throughout Italy and abroad.

The theme of the exhibition is inspired by the debate which took place a while ago about the fingerprint requests to immigrants, to extend more generally to the issue of the control tools in contemporary society. Art world figures, entertainment, opinion leaders, political figures and spontaneous public, who have given their “contribution” to these issues by canvas impressing their fingerprints. Later around 300 artists, among the most successful in the international contemporary art scene, have completed the work, leaving their “Indelible artistic mark”, through their own language: from photography to video, sculpture and installation art.

The Global Footprint show, promoted and supported by the International Foundation of Don Luigi Liegro, is intended to be an exhibition that brings together both the pieces on display in 2003, and the new works. As explained by Daniele Arzenta: “It is a path that winds passing through a return to the size of provocative art and a referral to personal identity and the values of tolerance.” All those who have participated in this event have not only thought about how to make a theme, they have rather chosen to join an initiative: an exhibition that presented itself from the beginning as the construction of a small movement of support, expression , of historical memory, in respect of a number of facts that reflect individual and collective consciousness of our time.

On 19 December 2008 will be also organized a public auction with all the works in the exhibition. The proceeds will be donated to the “Grandmothers of the Plaza del Mayo” in order to support their project “Blood Bank and laboratory research on the genetic DNA,” need to find the missing children of the “disappeared,” torn to political opponents during the Argentine dictatorship and never found again. For this occasion, the catalog will also be presented with all the works in the exhibition.

The event, organized by the cultural Horti Lamiani Bettivò from Hybrida Contemporary and Joseph Ussani of Escobar, is supported by the International Foundation of Don Luigi Liegro and the Province of Rome. Department IX – service 3 “Immigration and Emigration.”